Un Avvenimento che ha lasciato il segno:”Il Congresso Eucaristico”del 1931

A metà del mese di settembre si celebrano tre giornate eucaristiche molto frequentate,  la prima si svolge nella chiesa parrocchiale  e viene dedicata agli ammalati;la seconda invece  si svolge al cimitero dedicandola al suffragio dei defunti;la terza ancora nella chiesa  parrocchiale è dedicata all’incontro con tutto il popolo e si conclude con la solenne processione per le vie del paese. Per i fontanarosani, “La festa del Congresso Eucaristico” è la rievocazione di quell’importante Congresso Eucaristico, che si tenne nel lontano settembre del 1931, e che dopo oltre ottant’anni, il popolo di fedeli partecipa numeroso alle funzioni religiose previste in programma.    In quella occasione le confraternite fautrici dell’evento ed il popolo,presero l’impegno di celebrare l’avvenimento ogni anno condensandolo in tre giorni. Occorre qui fare alcune considerazioni dell’avvenimento,necessarie a spiegarlo e a collocarlo nell’ambiente e nel tempo. Il vescovo dell’epoca mons. Francesco Petronelli  col suo zelo apostolico  si era proposto  di  ravvivare la religiosità della diocesi orientandone le manifestazioni popolari verso la celebrazione dell’eucarestia centro e culmine del culto cristiano e della vita della chiesa. A tale scopo programmò la celebrazione di un congresso eucaristico diocesano. Affinchè fosse un’autentica tappa di vità cristiana dei fedeli, organizzò due pre-congressi zonali il primo ad Atripalda nel luglio del 1930 cittadina prossima al capoluogo di provincia, il secondo si celebrò a  Fontanarosa  dal 12 al 17 settembre del 1931, ridente cittadina della media valle del calore, con una radicata fede mariana e  un clero attivo e disponibile, tale scelta avvenne soprattutto per la passata appartenenza alla soppressa diocesi di Frigento, avvenuta il 27 giugno  1818 quando fu annessa a quella di  Avellino.  Il comitato esecutivo presieduto  dal vescovo vedeva impegnati  mons Nicola Petrone vice Presidente,l’abate  Giuseppe Pasquariello  segretario,ed il sig Alessandro Gambini cassiere,chiese la collaborazione fattiva dei sacerdoti e dei Priori delle tre confraternite .La loro operosità fu messa a dura prova per  far fronte alle inevitabili spese , all’ospitalità dei vescovi invitati e alla distribuzione nei tempi e nei luoghi più opportuni delle manifestazioni prettamente religiose  . Le chiese pur essendo capienti risultavano insufficienti a contenere tutto il popolo,per le celebrazioni religiose venne utilizzata la piazza, che fu chiusa per una settimana al traffico delimitando  la zona con un arco su ciascuno dei due lati di ingresso. Al centro fu elevata una riproduzione del Duomo di Siena davanti al quale su di un ampio palco avevano luogo al mattino le  celebrazioni liturgiche ed  alla sera esecuzioni di musica delle bande di Paternopoli ( i primi tre giorni) e di Sturno ( gli altri tre). Per l’ occasione oltre alla presenza del  vescovo di Avellino, furono presenti :l’arcivescovo di Sorrento e di Sant’Angelo dei Lombardi, i vescovi di Capua,di Ariano Irpino ,di Pompei , l’abate di Montevergine e quello di Cava de' Tirreni. Il Congresso Eucaristico coinvolse l’intera comunità fontanarosana, pertanto tutte le famiglie che  disponevano di una casa confortevole fecero a gara per ospitare i prelati convenuti. Il pomeriggio del sedici  giunse il cardinale di Napoli S.E.  Alessio Ascalesi   che ebbe un’accoglienza festosa ,il numero degli abitanti sembrò raddoppiato per la presenza dei forestieri. In nottata ci fu la veglia per i soli uomini e a mezzanotte il cardinale vi celebrò la messa. Nella mattinata seguente fu celebrato il solenne pontificale con la partecipazione dei vescovi. A sera l’abate di Cava de’ Tirreni dettò la preghiera che il popolo ripetè, tra l’altro diceva”questa terra è oggi sacra a Te ed i figli di questa nostra città Ti promettono che essa sarà terra di santificazione” Queste parole sono un impegno,ma possono essere prese come indicazione dei frutti che il Congresso Eucaristico ha saputo far maturare in questi decenni,è sufficiente vedere quante vocazioni sacerdotali e religiose sono fiorite in  questo territorio.A solo qualche mese di distanza l’abate di Montevergine così scriveva:” l’importanza dei temi la competenza degli oratori,l’ordinato svolgimento dei sacri riti,lo zelo di tutti i sacerdoti e particolarmente del pio e dotto vescovo,ha fatto si che il Congresso Eucaristico di Fontanarosa fosse fecondo di sicuri e abbondanti frutti spirituali. Una impronta di pietà e di operosità molteplice sono state le note fondamentali di questo Congresso”.   Da allora ogni anno nei giorni 15 – 16 e 17 settembre si festeggia quel grande evento che oggi rievochiamo per  l’ottantacinquesimo anniversario con un programma prettamente religioso.  Oggi come allora , le strade interessate al passare della processione vengono abbellite con eleganti copriletti e tovaglie finemente ricamate e adornate con piante e fiori variopinti La cittadinanza deve essere grata all’illustre concittadino don Davide D’Italia che nel 1931 giovanissimo sacerdote, fu attivo sostenitore del Congresso Eucaristico, negli anni successivi divenne animatore e  continuatore della festa anniversaria, che ancora oggi  è molto sentita nella comunità che partecipa numerosa alle celebrazioni. A noi già avanti con gli anni , non resta che la speranza , che questo avvenimento si perpetui per tanto tempo ancora nella nostra comunità e si alimenti  di nuovo vigore .

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