SERIE DI QUATTRO CANDELABRI PORTATILI: Alt. Max cm 17, largh. Max cm 9 - Marcato V+R, argentiere palermitano Vincenzo Russo (?), secolo XVIII. I candelabri sono costituiti da un bicchiere a tulipano lavorato a sbalzo e cesello con motivi a volute e foglie di acanto di gusto settecentesco. Sotto il bicchiere vi è un corpo cilindrico terminante con un collarino tripartito longitudinalmente, che funziona da innesto per l’asta lignea, decoratori nelle estremità con motivi a volute e foglie di acanto incise a cesello e bulino. CROCIFISSO PROCESSIONALE: Argento fuso a cera persa, cesellato e inciso; sul Cristo: stemma di Palermo aquila a volo alto, RUP,FCC 42, console di Palermo 1742; Sul titolo: stemma di Palermo aquila a volo alto, RUP, F.L.P., FCC 42, argentiere palermitano 1742, console di Palermo 1742. Prima metà del XVIII secolo. Il crocifisso è realizzato in fusione con la tecnica della cera persa; ben realizzato nelle parti anatomiche, nelle proporzioni, nelle rifiniture del volto e sopratutto del perizoma finemente decorato con elementi fitomorfi incisi a cesello. La stessa tecnica di decorazione si riscontra sull’aureola fissata al capo del Cristo che è senza corona di spine. SERIE DI QUATTRO INSEGNE PROCESSIONALI: Argento in lamina, traforato, inciso a bulino e con parti fuse, rame tornito e dorato; Alt. Max cm 25,5 largh. Max cm 13; sulla tavola figurata: stemma di Palermo aquila a volo alto, RUP, GLC, console di Palermo Giuseppe La Cecla 1741, Prima metà del XVIII secolo. Le insegne sono realizzate con una lastra d’argento traforata ed incisa a bulino, che costituisce una semplice tabella figurata dalla cui cornice ha origine una raggiera formata da elementi a fiamme e spade alternate. La tabella è sostenuta da un cherubino realizzato in fusione ed avvitato su un corpo cilindrico a più nodi in rame dorato dentro cui viene innestata l’asta lignea. Nella tabella figurata è rappresentata l’annunciazione dellaVergine secondo lo schema iconografico ricorrente. La scena si svolge in un interno delimitato, verso il fondo, da una balaustra e verso destra da un tendaggio ed un tavolo sui cui è appoggiato un libro aperto. La Vergine è in posizione eretta, ama i giunte, ha il corpo leggermente sbilanciato e ruotato manifestando timore e stupore per quello che in quel momento Le sta accadendo.Ha la testa inclinata e lo sguardo rivolto all’angelo che irrompe da sinistra nella scena, avvolto dalle nubi, tenendo in mano un giglio ed additando con l’altra mano lo Spirito Santo che domina dall’alto sotto forma di colomba.