Confraternita della Sacra Spina e del Gonfalone
Nell’ambito della Chiesa di Santa Maria Maggiore in Vasto hanno ininterrottamente ed efficacemente operato fino agli anni Cinquanta del novecento le confraternite del Gonfalone e del S.S. Sacramento e della Sacra Spina. Attive nel secolo uscente sotto la dizione di “congreghe”, hanno storicamente organizzato la partecipazione del laicato cittadino alla gestione culturale e amministrativa di questa ecclesia, sede di capitolo collegiale fino al 1808, anno della sua soppressione. Fino al 1921 queste confraternite hanno economicamente garantito per oltre un secolo (1809-1920) la manutenzione della chiesa, esclusa per quanto lungo periodo da qualsiasi funzione pubblica (parrocchia, cura delle anime ecc.). Sicché, una volta chiusa nel 1808 l’esperienza del capitolo (perché nel 1809 trasferito nella “chiesa di S. Agostino”, Chiesa da quel momento denominata “S. Giuseppe”) ultimo arciprete Raffaele Roberti, la chiesa è riconosciuta come parrocchia nel 1921 con la nomina e l’insediamento del primo parroco Don Pio Pomponio. Una cosa va ripetuta: nella lunga vacatio tra capitolo e parrocchia, le confraternite si assumono tutto il peso della gestione amministrativa del tempio mariano intitolato all’Assunta, protettrice di Vasto fino al 1827. La Confraternita del Gonfalone (o della Confratanza di S. Maria della Purità) è attiva alla fine del ‘400 e iscritta all’Arciconfraternita dei Disciplinati di Roma. Al contrario, la Confraternita del S.S. Sacramento (o del Corpo di Cristo) è documentata dalla prima metà del Cinquecento, riformata nel 1730 con il titolo di S.S. Sacramento e della Santa Spina e riconosciuta dall’ordinario diocesano Filippo Valignani. Con Regio Decreto 14.2.1935 n. 706 registrato alla Corte dei Conti il 17.5.1935 e pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale del 29.5.1935 n. 126 su proposta del Primo Ministro Segretario di Stato, Ministro dell’Interno, è provveduto all’accertamento dello scopo esclusivo di culto, nei riguardi delle due Confraternite. Ciò premesso, volendosi dare nuova vitalità a dette Confraternite e, per le mutate condizioni dei tempi, aggiornare i vecchi decreti ai canoni del nuovo Codice di Diritto Canonico emanato da Sua Santità Giovanni Paolo II° in data 25 gennaio 1983, al Concilio Vaticano II, adeguarsi al nuovo Statuto Generale per le Confraternite dell’Arcidiocesi Chieti-Vasto approvato in data 11 maggio 2002 da Mons. Edoardo Menichelli, uniformarsi ai vari dispositivi in materia di associazioni ecclesiastiche e, in considerazione delle attuali necessità pastorali della Parrocchia di Santa Maria Maggiore e per valorizzare la collaborazione dei laici a essa appartenenti, nel contesto della tradizione religiosa della città di Vasto. Le due Confraternite, nel gennaio del 2000, vengono rifondate mediante fusione ed assumono l’attuale nome di “Confraternita della Sacra Spina e del Gonfalone di Vasto”.