CHIESA DI SAN ROCCO
E’ la chiesa più amata dai Tromellesi, sede dell’antica confraternita omonima, i cui associati, in dialetto, erano denominati “Sanruchìn”. L’epoca della sua costruzione non è certa, anche se si narra che fu costruita, per voto popolare per la cessazione della peste del XV secolo. Recenti studi e ricerche, portano a retrodatare la sua nascita in quanto nel vano scala che porta all’organo, nella primavera del 2000, è stato portato alla luce uno splendido affresco, mai registrato in nessuna documentazione, raffigurante sei Santi, (dovrebbe essercene un settimo, ma coperto da uno spesso muro): Santa Caterina (completamente rovinata), San Sebastiano e San Rocco (spendidi), San Tommaso d’Aquino, San Cristoforo e San Girolamo (parzialmente rovinati) databili nella seconda metà del XV secolo.
Dalla visita pastorale del 1565, viene ricordato che i confratelli sono 24, ma la caratteristica della chiesa di quel periodo, sta nel fatto che la stessa è divisa in due parti mediante una parete, nella quale vi sono due finestrelle chiuse con tavole: dalla parte dell’altare ci sono due solai, uno dei quali serve da magazzino per i confratelli, l’altro serve come “hospitale” per i pellegrini: Questo fatto, induce a pensare che la chiesa sia molto antica, e da secoli, fungesse come ricovero per i viaggiatori. Altro fattore, che può convalidare l’antichità della chiesa è la testimonianza di un sacerdote, incaricato dal Vescovo pavese d’indagare sull’anno di nascita delle Confraternite tromellesi, (erano quattro) per quanto riguarda i “sanrocchini” ammette candidamente: “non ho ritrovata niuna fondazione di detta scolla”. Si sì tiene conto che l’indagine è del 1607 e già allora la Confraternita era così antica che non si riusciva ad avere notizie sulla sua fondazione, certamente, nel XV secolo, la chiesa esisteva già, ma da quanto tempo?
La cappella a destra, dedicata alla B.V. Maria è stata formata alla fine del 1696, quella sinistra, sempre al centro della chiesa, risale a qualche decennio dopo, di questa cappella notevole la statua lignea di San Sebastiano. L’altare maggiore, in marmo rossiccio e nero, pare che provenga da una chiesa pavese, ed è del XVIII secolo. Com’è normale, vari rifacimenti portano la chiesa allo stile barocco attuale: L’ultimo intervento alle strutture risale al 1909, anno in cui fu rifatta la facciata e alzato il tetto.
AFFRESCHI DI SAN ROCCO
Si tratta di un ciclo di dipinti situati nella chiesa sul lato sinistro della navata centrale, più precisamente all’interno del vano scala che dalla navata stessa porta all’organo situato in controfacciata sopra il portale d’ingresso. Tali affreschi, che ricoprono quasi interamente la parete, facevano probabilmente parte di un più vasto ciclo pittorico che in origine decorava un’antica cappella situata in quale punto, ora murata, di cui si riconoscono a tutt’oggi avanzi del cornicione interno. La porzione oggi visibile partendo dall’ingresso e salendo le scale rappresenta cinque Santi nel seguente ordine: Santa Caterina di cui sono visibili solo l’iscrizione ed il volto, San Sebastiano e San Rocco molto en conservati e di notevole qualità, San Tommaso d’Aquino e San Cristoforo con sulle spalle il bambin Gesù rovinato dalla posa dei gradini della scala. Un sesto Santo, San Gerolamo, si trova in corrispondenza del sottoscala che ospita il contatore della luce.
E’ ipotizzabile la presenza, a sinistra di San Gerolamo, di un settimo Santo non individuabile in quanto vi è uno spesso muro addossato a quello originario.
Merita menzione la scritta visibile sopra Santa Caterina “Die Mzij Domenichus De Nocte Fecit Per” in testo nero su fondo bianco.Documentazione relative alla visita Pastorale in Tromello nel 1744 fanno menzione di un sepolcro situato in quel punto. Poiché da ricerche è risultato che i DE NOCTE erano una famiglia facoltosa del paese, la supposizione è che possono essere stati i committenti della cappella e degli affreschi e che il sepolcro citato fosse proprio quello di un membro di tale famiglia.
(fonte: comune di Tromello)