La Congregazione degli Artieri fondata intorno al 1550 ed ha operato fino agli anni ’80. Grazie all’intervento del Padre Francesco Botta SJ dal 2005 è rinata, e tra le altre attività, secondo tradizione, organizza la Processione del Martedì Santo, con la partecipazione delle altre Arciconfraternite cittadine. Della Processione se ne parla certamente in una “regola” del 1724 scritta, nonostante la Sardegna fosse passata ai piemontesi, ancora in spagnolo. Una seconda regola della “Congregazione degli Artisti” (come veniva allora chiamata) è del 1797, ma questa volta è in sardo, a dimostrazione del radicamento della processione nella più autentica cultura dei cagliaritani. Infine una terza “regola” del 1839, pubblicata dalle Stamperie Reali, definisce i termini della Processione in italiano. Prendiamo spunto da questo ultimo testo per tratteggiare come doveva svolgersi la processione “…nel dopopranzo del giorno prefissato, tutti i Congregati, uniti in corpo, accompagnati dal rullare lento e triste dei tamburi, vestiti con abito di penitenza per facoltà loro accordata dal cardinale Cadello con decreto del 1797, che consiste in una tonaca di tela cruda, con cappuccio al capo della medesima e cingolo di corda, portano in processione i Misteri della Passione di N.S. Gesù Cristo ed il Simulacro della Vergine Addolorata.
Il Corteo fa visita alle sette Chiese principali della città passando dalla cattedrale e terminando in quella di San Michele.
In ognuna delle Chiese si recita un “discorsetto” o una pratica analoga legata ai santi Misteri. Lungo la Processione, con maggiore devozione, si recita il Rosario che è la pratica più adatta ad una processione di penitenza.
Non deve aversi tanto mira che la processione riesca numerosa, quanto ben ordinata e devota, onde il popolo abbia ad edificarsene”.
La processione si è tenuta fino al 1960, allorché la mancanza di fondi e le difficoltà organizzative costrinsero a soprassedere.
Da quasi 40 anni i meravigliosi simulacri dei Misteri, scolpiti dal Maestro Lonis e dai suoi allievi, aspettavano, conservati nella sacrestia della Chiesa di San Michele, una nuova occasione per offrirsi alla devozione dei fedeli.
Con lo spirito di riscoperta di una remota tradizione di devozione, spinti dal desiderio di sentirsi uniti in un gesto di purificazione quaresimale, gli Artieri di San Michele, gli abitanti di Stampace e i cittadini di Cagliari ripropongono martedì 7 aprile 2009 l’antica Processione dei Misteri.
Il corteo parte dalla chiesa di San Michele in via Azuni e fa’ sosta in 7 chiese inclusa la Cattedrale.