Congregazione di Maria SS. Immacolata
La prima notizia certa dell’esistenza di una confraternita nella chiesa di Sant’Antonio di Padova a Palagonia è riscontrabile nel registro della sacra visita del vescovo Paolo Faraone. In data 8 aprile 1623 viene, infatti, riportata una lista di rendite, aggravi, fondazioni e servizi della confraternita della chiesa di Sant’Antonio di Padova[1].
Il primo statuto a noi pervenuto, redatto sotto il Regno di Ferdinando di Borbone (1825-1830) in vista dell’ottenimento del Regio decreto di approvazione, oltre a consegnarci la prova che la confraternita era dedicata al culto dell’Immacolata Concezione, conferma che, anche se non regolata da norme statutarie, nella seconda metà del secolo essa era in attività:
«Agitandosi da più tempo il pio desiderio di alcuni devoti dell’Immacolato concepimento di nostra Signora, che col nome di cordigeri frequentano la Chiesa de’ Reverendi Padri Riformati di questa Comune di Palagonia però senza alcuna regola, che li avesse istradato a miglior sistema di vita cristiana sotto la cura, e direzione de’ Padri suddetti di eriggersi a questo effetto una Confraternità colla formazione dei capitoli per la condotta da loro tenersi omni futuro tempore, ha permesso sinora l’inimico dell’uomo, che sempre si maligna nelle cose, che tendono al culto del Signore, e dei suoi Santi, insorgendosi di tempo in tempo delle differenze per punti di giurisdizione fra il Reverendo Parroco, ed i Padri suddetti, è piaciuto alla fine al Signore, che venissero a capo le loro brame in occasione di trovarsi in questa Comune Monsignor Don Giuseppe Antonio de’ Requisenz Vescovo di Siracusa[2] pella Santa Visita, facendo colla sua paterna carità e zelo pel bene delle anime a se commesse, che tolto già ogni capo di dissenzione restando tutto composto, estabilito nella maniera, che nelle infrascritte regole si contiene, formate col consenso di ambe le parti contendenti, e dalle istesse formate; quindi il maggior profitto delle anime e la maggiore gloria di Dio, e della Gran Vergine Regina del Cielo Maria, si sono stabiliti li presenti capitoli, quali con tutt’ossequio si presentano al nostro pietosissimo, e Religiosissimo Sovrano (Dio guardi) Francesco Primo, affinché venissero approvati con darsi la sua necessaria licenza per darsi principio poi ad una opera tanto necessaria, e santa, dando il debito culto a Dio, ed a Maria Santissima Madre Immacolata»[3].
La già più volte citata lettera è prova dell’esistenza di uno statuto prima del 1830. Sotto il Regno di Ferdinando II di Borbone venne emesso a Napoli, il 23 aprile 1833, il tanto atteso Regio decreto per la Confraternita di Maria Immacolata sotto titolo di Sant’Antonio di Padova[4].
Successivamente vennero approvati altri due statuti: il primo nella seduta dell’1 gennaio 1912[5] e il secondo apportante le modifiche al precedente, l’1 gennaio 1930[6]. In virtù di quest’ultimo statuto, la congregazione ottenne il riconoscimento civile al tempo del Regno d’Italia, per effetto del Regio decreto n. 252 del 21 gennaio 1935, congiuntamente alla sola congregazione del Santissimo Sacramento[7].
[1] Come detto sopra, è attestata la presenza dei padri riformati già nel xvii secolo; tuttavia, la citazione non parla esplicitamente di una confraternita dedicata all’Immacolata. Vd. ASDSr, P. Faraone, Visitationes (1622-1626) vol. 37, 407r-408r.
[2] Giovanni Antonio De Requesens O.S.B. fu arcivescovo di Siracusa dal 17 febbraio 1755 al gennaio 1773.
[3] Capitoli e regole della venerabile congregazione di Maria Immacolata sotto il titolo di Sant’Antonio di Padova nella chiesa de’ reverendi padri riformati di San Francesco di Palagonia, in ASCt, Fondo Prefettura, cit., fasc. 8, Confraternita dell’Immacolata, ff. n. num.
[4] Regio decreto di approvazione della confraternita di Maria Immacolata sotto titolo di Sant’Antonio di Padova nel comune di Palagonia. Copia conforme all’originale, Napoli 26 aprile 1833, in ASCt, cit., ff. n. num.
[5] Cfr. Regolamento per la congregazione di Maria Santissima Immacolata in Palagonia. Anno 1912, Catania 1912, 3.
[6] Cfr. Statuto della congregazione di Maria Santissima Immacolata in Palagonia, Catania 1930, 3.
[7] Cfr. Gazzetta Ufficiale, cit.