La confraternita dell'Assunta ebbe origine nel 1445 e si stabilì presso l'attuale sede nel 1482.
La Confraternita pose immediatamente sulla facciata a nord del primitivo oratorio un'antica immagine medievale della Madonna col Bambino ritenuta, a partire dal 1483, dispensatrice di grazie e prodigi.
L'immagine fu venerata in quel luogo sino al 1715, quando fu trasferita nella Cappella interna, mentre erano ormai avviati i lavori di ricostruzione dell'attuale chiesa.
Il nuovo impianto prese avvio da un progetto del 1708 dell'architetto Giovanni Giacomo Plantery (1680-1756), che ideò l'aula della chiesa a pareti curve come ad imitazione delle mani unite in preghiera. L'edificio fu realizzato contemporaneamente alla chiesa della Pietà, opera del medesimo architetto. Le due confraternite gareggiarono per realizzare la sede di maggior prestigio.
Dal 1714 al 1717 gli interni furono dipinti da Giovanni Battista Pozzo e dal figlio Pietro Antonio, contemporaneamente all'opera dei Fratelli Beltramelli che vi realizzarono gli stucchi.
Nel 1717 l'architetto Francesco Gallo collaudò l'opera e progettò coro e sacrestia.
L'altare maggiore fu realizzato nel 1798 con i marmi donati da Carlo Emanuele IV, su progetto di Michelangelo Vay, e ospita il gruppo statuario dell'Assunta opera di Giovanni Battista Bernero. L'insieme fu dotato nel 1809 di un meccanismo per poter essere alzato ed abbassato durante le sacre funzioni.
Dell'apparato decorativo ligneo, realizzato dallo scultore Carlo Giuseppe Plura, è ancora presente nell'oratorio il Cristo della Colonna.
La facciata attuale risale al 1780 ed è opera di Bartolomeo Maffei da Graglia, in collaborazione con Giuseppe Chiantore, autore dell'affresco.
Il campanile, progettato da Maurizio Eula nel 1850, fu costruito intorno al 1869.