La Chiesa di Sant'Agostino si trova a Licata, in provincia di Agrigento. Elevata a santuario nel 1973 con decreto vescovile, la costruzione della chiesa di S. Agostino risale al 1611, quando i padri agostiniani ottennero dal Vescovo di Agrigento il possesso dell'antica chiesa di Santa Margherita presso il regio Caricatore di grano. I Padri la trasformarono completamente girando la facciata della chiesa e vi edificarono accanto una casa per la loro comunità che la mantenne, seppur con qualche interruzione sino al 1735.
Questa chiesa incontra da sempre il favore dei lavoratori del porto che si sono affidati alla protezione della Madonna Addolorata, la cui settecentesca immagine lignea, attribuita a tal Giuseppe Piccone, sconosciuto allievo del Serpotta, è custodita sull'altare maggiore. La Vergine porta al collo un medaglione d'argento con le reliquie della colonna della flagellazione ed è coronata da uno stellario d'argento. Un pugnale pure d'argento emerge dal suo cuore trafitto dal dolore. La festa dell'Addolorata di Sant'Agostino è molto importante per il paese: il venerdì prima della Domenica delle Palme si svolge l'Addolorata.
Madonna Addolorata di Licata
È una ricorrenza molto sentita e partecipata, ed apre di fatto le funzioni religiose della Settimana Santa. Il suo culto ha avuto inizio nel 1755 e si alimenta da una leggenda secondo la quale un giorno un veliero naufragò, durante una fortissima tempesta, nei pressi del porto di Licata. I marinai di quel luogo accorsero per soccorrerli ad aiutarli e scoprirono, con stupore, che il veliero conservava una statua lignea dell'Addolorata. Allora i licatesi chiesero al comandante del veliero di poter tenere in città la statua. Ricevutone l'assenso, essi la collocarono nell'altare maggiore di una piccola chiesa dei dintorni. La statua porta un medaglione con i segni della crocifissione, un aureola d'argento e un pugnale al seno. La chiesa il 13 aprile 1973 è stata elevata a Santuario con il titolo di "Maria SS. Addolorata".
Di stile neoclassico, al suo interno la chiesa, che ha una sola piccola navata, custodisce un dipinto su tela (cm. 235x190) del '700 con la Madonna della cintura con il Bambino e i SS. Agostino e Monica ed un Crocefisso ligneo della stessa epoca molto espressivo e di pregevole fattura. Il sott'arco dell'altare maggiore è adornato da sette dipinti su tela di forma circolare, attribuiti al pittore licatese Giuseppe Spina che vi ha illustrato i sette dolori della Vergine.