La chiesa di santa Maria degli Angeli (meglio nota agli ostunesi come 'i Cappuccini'), e l'annesso convento furono edificati sul finire del Cinquecento ed ospitarono i padri Cappuccini fino al 1866. Il complesso rimase danneggiato a causa del terremoto del 20 febbraio 1743 e fu in gran parte ricostruito. La stessa chiesa pur conservando un'impronta cinquecentesca rivela i segni dei lavori settecenteschi negli altari, nel coro e nella volta. La facciata della chiesa è tripartita da lesene con al centro un portale con cornice lievemente aggettante. Sul muro laterale sono state collocate tre statue pitree della fine del Cinquecento un tempo collocate in piazza San Domenico e formanti il Calvario unitamente ad una croce di ferro posta a ricordo di un celebre duello avvenuto nel Seicento tra il duca di Martina e quello di Noci che vide soccombente quest'ultimo figlio di Giangirolamo Acquaviva noto come il Guercio di Puglia. L'interno della chiesa è nel sobrio stile dei padri cappuccini e presenta diversi altari pitrei risalenti al 1750 e la grande macchina dell'altare maggiore in legno con tre dipinti di pregio opera di un ignoto pittore. Altri tre dipinti si trovano situati nella navetta laterale mentre diverse statue lignee adornano le nicchie dei vari altari tra cui spiccano quella di San Rocco, l'Immacolata, il Cristo Risorto.
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